Da sviluppatore a Technical Project Manager
Da sviluppatore a Technical PM: non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto
Quando ho iniziato a scrivere codice, non avevo in mente altro che fare bene quello. Javascript, componenti, CSS che si rompeva solo su Safari. Milano fuori dalla finestra e la musica nelle cuffie.
Poi… un giorno mi son trovato a non scrivere più codice, ma a scrivere task. A gestire un team. A prendere decisioni di progetto.
E no, non è stato un passaggio lineare né sempre comodo.
Ma è stato uno dei cambiamenti più importanti della mia carriera.
Il bello (e il brutto) di essere un Technical PM
Un PM tecnico è un po’ come stare in mezzo: capisci gli sviluppatori perchĂ© lo sei stato, ma capisci anche il business perchĂ© devi.
Non sei lì per “comandare”, sei lì per connettere: il perché dell’azienda con il come del codice.
E no, non serve essere il miglior dev della stanza.
Serve parlare il linguaggio giusto al momento giusto.
A volte in call con il marketing, a volte mentre si discute di caching strategy con gli sviluppatori.
Il progetto che ci ha messo alla prova
Un progetto vero, complesso: migrazione di un e-commerce da un monolite a un’architettura headless.
Tech stack:
Nuxt 3
per il frontendContentful
per i contenutiAlgolia
per la ricercaCommerce Layer
per la parte ecommerceAgile Scrum
come metodo
Il bello?
Gli stakeholder erano molto esigenti e una deadline bloccata per esigenze business,
Le prime settimane: ascoltare, non correre
La prima cosa che ho fatto?
Non aprire Jira.
Ho parlato con:
- chi conosceva il vecchio sistema,
- chi scriveva i contenuti,
- chi voleva il sito “bello e veloce”.
Solo così ho capito davvero cosa serviva.
E ho costruito fiducia, che in questi progetti è oro.
Poi abbiamo fatto ordine: una vision, principi tecnici chiari, un backlog con storie utente ben scritte e una Definition of Done sensata.
Agile, ma per davvero
Sprint ogni 2 settimane, daily brevi (niente riunioni-fiume), review con demo vere, retrospettive con momenti umani.
Ah, e sì: backlog ordinato e aggiornato, altrimenti tutto crolla.
Un esempio di storia utente?
Come [content editor],
voglio [vedere l’anteprima],
affinché [possa sistemare il layout prima di pubblicare].
Banale? Forse.
Ma senza questi dettagli, il dev implementa una preview che non serve a nessuno.
Decisioni tecniche: fatte insieme
Non ho mai detto “si fa così perché l’ho deciso io”.
Abbiamo fatto workshop tecnici veri.
A volte ho spinto per una soluzione, altre volte ho lasciato che fosse il team a decidere.
Spoiler: il team spesso ha avuto ragione.
Alcuni punti chiave:
- cache stratificata
- modelli flessibili in Contentful
- ambienti separati per preview e pubblicazione
- pattern d’integrazione con Algolia
E sì, un po’ di debito tecnico lo abbiamo accettato, ma consapevolmente.
E poi?
Il progetto è uscito.
Bene o male, in tempo. E funzionava - si qualche bug da sistemare, ma c’eravamo.
Ma soprattutto: il team era soddisfatto.
Abbiamo imparato cose nuove, affrontato crisi, trovato soluzioni. Insieme.
Qualche consiglio se vuoi fare il salto da dev a PM
- Non smettere mai di imparare (soprattutto soft skill)
- Parla con tutti, ascolta tanto
- Sii chiaro e umano
- Ricorda che dietro ogni Jira task c’è una persona
- Celebra i successi, anche quelli minuscoli
Non pensavo mi sarebbe piaciuto fare il PM.
Avevo paura di “allontanarmi” dal codice.
Ma ho scoperto che, in realtĂ , sto ancora costruendo cose.
Solo che ora costruisco team.
E in fondo… è un po’ come refactorare un legacy project.
Solo che il codice è fatto di persone.